Sono stati raccolti sul mercato i primi bond per il Next Generation Eu emessi dalla Commissione europea: si tratta di 20 miliardi di euro tramite un’obbligazione decennale in scadenza il 4 luglio 2031. La Commissione ha evidenziato come si tratti di una delle più grandi transazioni istituzionali a tranche e con il più grande importo raccolto dall’Ue in un’unica soluzione.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato: “La domanda è stato superiore di sette volte l’offerta, siamo riusciti a ottenere tassi inferiori allo 0,1%”, definendo l’operazione di portata storica.
Aver racimolato queste risorse significa investire sulla ripresa dell’Unione nella sua complessità e sul rafforzamento del mercato unico, con un maggiore potere di innovazione e trasformazione, anche se ovviamente si contrae debito (il che aveva scatenato le perplessità dei cosiddetti paesi frugali, poi convinti soprattutto da Germania e Francia).
Dopo questo primo successo, l’intento è di proseguire su questa strada, raccogliendo entro l’anno 100 miliardi, ovvero la cifra stimata per soddisfare le esigenze iniziali degli stati membri in fatto di sovvenzioni e prestiti.
Nei prossimi giorni, dopo la valutazione dei diversi Pnrr, piani nazionale di ripresa e resilienza, dovrebbero arrivare i prefinanziamenti dovuti: all’Italia circa 25 miliardi sulla cifra totale di 200 miliardi e passa.